

Starmà
Nella prima metà di ottobre abbiamo scelto i migliori grappoli delle antiche varietà a bacca rossa, nascoste nelle vecchie vigne ormai quasi dimenticate. La lenta fermentazione è avvenuta spontaneamente fino a esaurire tutti gli zuccheri del mosto. Trasferito in legno, nella tranquillità della cantina, il vino è rimasto a riposare per due anni, arrotondando le sue naturali asperità. L’ulteriore affinamento in bottiglia consente di valorizzarne complessità e peculiarità.
Vitigno: Neretto gentile 35%, Vespolina 30%, Nebbiolo 15%, Altri vitigni 20%
Area di produzione: Comuni di Settimo Rottaro, Azeglio e Colleretto Giacosa in Canavese, Piemonte.
Età media delle viti: Da 30 a 50 anni.
Vinificazione: Fermentazione spontanea del mosto diraspato, macerazione con bucce di 15 giorni. In seguito, travasato in legno, ha svolto fermentazione malolattica. Non si interviene sulle temperature.
Affinamento e imbottigliamento: Affinamento in legno per 21 mesi fino all’imbottigliamento il 13 agosto 2019. Il vino non viene filtrato. Ulteriore affinamento in bottiglia fino alla commercializzazione.
Descrizione: Colore rubino, profumo di mora e viola con note di spezie. Buona complessità, tannino ben presente in bocca, lungo e gradevole il finale.
Alcol effettivo: 13,5 % Vol.
Solforosa totale: <70 ppm (max 200 ppm)
Abbinamenti: Primi elaborati, carni, cacciagione, cioccolato
